Creazzo fino ad ora è stata ed è una grande scommessa sulla quale ci siamo trovati ad investire moltissimo tempo.
Da un lato è intricato il territorio urbano. Dall’altro nessuno prima di noi aveva mai preso in mano l’argomento, e ciò ha consolidato negli ultimi sessant’anni l’idea diffusa che le strade servono unicamente a fare viaggiare il più velocemente possibile le automobili, sia che costeggino una piazza o una scuola, sia che attraversino una zona puramente residenziale.
Abbiamo intrapreso ormai 4 anni fa un lavoro veramente impegnativo, costruito attorno ad un piano del traffico che è stato voluto come piano per la sicurezza stradale e la riqualificazione urbana.
Abbiamo realizzato alcuni interventi attuativi su alcuni nodi e ne stiamo realizzando altri, scelti insieme all’Amministrazione perché erano i più urgenti. Si tratta veramente solo di un inizio, perché il sistema di spazi pubblici di Creazzo è talmente degradato da avere bisogno di essere completamente trasformato.
L’asse principale di distribuzione si presta perfettamente a divenire un centro commerciale naturale che contemporaneamente fa anche da spina delle reti ciclabile e pedonale del paese.
Oltre alla ovvia soluzione dei punti neri sono previste porte di accesso all’abitato, zone residenziali in cui il ciclo-pedone e il residente siano effettivamente in precedenza sull’automobilista sporadico; aree dei servizi a traffico pedonale privilegiato.
Ed è pianificata un’azione di ricucitura fitta di tutto l’abitato, a partire dai poli dei servizi principali, ma ad innervare ogni singolo quartiere residenziale.
C’è molto da fare, ma non bisogna avere fretta: ciò che conta è sapere di stare andando nella direzione giusta.
Manuel Gazzola